Il bello di essere “Lunatica”.
Se c’è una cosa che, ancora oggi, rimane una sorta di tabù, è la conoscenza profonda di noi stesse.
Mi capita di incontrare donne che soffrono a livello fisico di mestruazioni che definiscono “dolorose“, incontro donne tutti i giorni e ciclicamente le trovo diverse; a volte motivate, qualche giorno dopo, spossate, la settimana successiva piene idee.
Questo accade davvero spesso e di continuo.
Anche a me.
Ti rivedi?
Uno degli appellativi che più ho odiato in vita mia era “lunatica“.
“Uhm sei proprio lunatica!” Mi diceva spesso chi viveva con me; “Lascia stare ,non è aria, ha la luna storta!”e si allontanavano.
A queste affermazioni seguiva un motto di felicità per essere stata lasciata in pace, misto ad un fastidio che percorreva tutta la colonna, vertebra per vertebra per la scelta di quell’appellativo così fastidioso.
Non capivo perché mi dovessero etichettare così, non solo me, ma “lunatica” si usava spesso per definire un carattere un po’ refrattario e ostile della donna.
Poi, si cresce, si evolve, si studia, si sperimenta et voilà a soluzione.
Mai appellativo risulta essere più vero di “Lunatica”.
Ti spiego il perché.
Se dovessi immaginare a grandi linee la differenza tra maschi e femmine potresti portare con te l’immagine di un cerchio ed una linea retta.
Per quello che riguarda i maschi usiamo l’immagine della linea retta perché le caratteristiche socio, psico, fisiche vanno in una direzione univoca.
Cambiano, evolvono, fanno passi indietro nella loro consapevolezza e molti passi avanti, ma non sono ciclici. Poi dipende sempre dal bilanciamento delle energie Yin e Yang, ma ora non parlo di quelle, ora parlo proprio dell’aspetto biologico che sta dietro a questa schematizzazione.
Logicamente è un concetto sommario, ma che rende bene l’idea, secondo me.
Ascoltati molto bene e, se hai a che fare con altre donne, in famiglia, al lavoro, nelle amicizie, osserva.
Ti accorgerai o, forse l’avrai già fatto, che, seconda del giorno, del periodo, della settimana e, a volte, dell’orario, hai/hanno comportamenti completamenti diversi rispetto a temi che avevate già affrontato altre volte.
Possibile?
Possibile che se parli con te stessa o un’amica di dove andrà in vacanza, un giorno ti dice che non sa ancora, ma che si sta guardando intorno, la settimana dopo ti dice che è un argomento tabù e non ha voglia di parlarne perché la fa litigare col marito ogni sera , salvo tornare la settimana seguente con i biglietti aerei in mano e il check-in fatto?
Sorrido.
Certo che è possibile.
Un uomo avrebbe risposto che non sa, che deve ancora decidere, poi sarebbe andato a casa, ne avrebbe parlato con la moglie/compagna e, a distanza di qualche giorno, se l’argomento fosse tornato ad interessarlo, avrebbe detto se avevano prenotato oppure no.
Fine.
Senza generalizzazione alcuna, accade proprio così molto spesso semplicemente perché abbiamo un modo diverso di vivere la nostra realtà.
Ricorda: linea retta e cerchio.
Giovedì approfondiremo insieme questo argomento legato al cerchio, sarà divertente e ti darò degli spunti su cui poter lavorare per affrontare con più consapevolezza quel qualcosa che ci appartiene proprio perché siamo donne e che è il nostro potere più grande.
Per ora fai un piccolissimo esercizio, inizia oggi, lunedì 27 Luglio.
Scrivi sulla tua agenda, usando un solo aggettivo, come ti sei sentita durante la giornata.
Nelle 24 ore le emozioni che viviamo sono tante, ma ce n’è una preponderante che ci accompagna quel giorno.
Scrivila.
Tieni questa annotazione per i prossimi 30 giorni, poi riprenderemo insieme tutti gli stati d’animo dell’ultimo mese.
Buona pratica!
Ti aspetto.