Anche tu hai mille cose da fare di corsa, mille da cominciare e altre da portare a termine? Anche tu, come me, ogni tanto pensi: “ma chi me l’ha fatto fare?”
Sensazione di essere in un fiume in piena: esci da questo corpo!
Comincio questo articolo in modo scherzoso. Lo faccio perché, nel tempo, ho imparato a prendermi meno sul serio e ti racconterò come e perché è di vitale importanza farlo.
Ora, non occorre che ti inviti a chiudere gli occhi per facilitarti ad immaginare la scena che ti sto per descrivere:
Ti è capitato, probabilmente, di dover andare al lavoro. Prima, però, hai dovuto vestire i bambini e portarli a scuola, ma non si trovava la scarpa di uno e all’altra non piaceva più la maglietta preventivamente preparata sul letto la sera prima.
Oppure la sveglia è stata clemente con te e ti ha fatto dormire quei dieci minuti in più che, però, hanno trasformato il risveglio e l’arrivo al lavoro una corsa ad ostacoli.
Bene, sei finalmente in auto, in bus, in treno, in bicicletta.
Ci sei, il più è fatto.
Ecco un ingorgo, un rallentamento, un ritardo segnalato sui tabelloni in stazione.
Il bimbo piange perché non vuole proprio stare a scuola oggi, nonostante la maestra l’accolga con un caldo abbraccio. Tu devi andare, però, il lavoro ti aspetta, la consulenza, il progetto, i clienti… tutti aspettano te.
Ora mi fermo, ascolta come stai respirando. Probabilmente ho descritto un risveglio “medio” di tante persone, magari ti sembrerà esagerato, ma non è così lontano dalla realtà, almeno per una buona parte delle nostre giornate “tipo”.
Ti racconto di me
Sono sempre stata curiosa e predisposta a “fare”, non iperattiva, ma molto attiva.
L’elemento fuoco ha sempre avuto un gran lavoro dentro di me, quando mi piace una cosa, mi incuriosisce, mi appassiona o mi dà un rendiconto in benessere, non mi fermo davanti a nulla.
È una caratteristica che ho sempre coccolato come un bene prezioso e unico.
Però, mi è capitato anche che quel fuoco si spegnesse in fretta, vittima del troppo e tutto insieme. Poco tempo fa, parlando con una ragazza mi ha detto:
Per tanto tempo sto ferma, poi le cose arrivano tutte insieme come in un fiume in piena e io le faccio scivolare via perché non riesco a capire da quale cominciare.
Mi sono riconosciuta in quello che mi ha detto, anzi ho riconosciuto la “me” di qualche anno fa.
Con il tempo, molte letture, molto lavoro e una figlia, qualche idea me la sono fatta su come creare delle dighe in questo fiume in piena e permettere all’acqua di scorrere in piccole cascate che non tolgono energia, ma la rinnovano.
Un passo indietro
Doveroso.
Molto spesso sento lamentarsi del fatto che la nostra civiltà occidentale non permette ritmi lenti, non permette di fermarsi, non permette di fare le cose con calma.
Ora ti dico una cosa: È FALSO!
Se è vero che la civiltà è composta da ogni singolo individuo, anche da me e da te, il cambiamento e le scelte partono sempre e solo da noi.
Su questo sono perentoria e ferma.
Tutte le volte che rivolgiamo lo sguardo fuori di noi perdiamo il controllo di ciò che viviamo, ci facciamo trasportare dalla corrente, incontriamo ostacoli e arriviamo al traguardo senza potercelo godere davvero perché troppo stanchi o, addirittura, completamente demotivati.
Siamo capaci di trasformare i sogni in qualcosa di gravoso e inutile.
Adesso, nel presente, i problemi non esistono perché scopriamo che siamo perfetti e integri.
– E.Tolle –
Stop
Fermati un attimo.
Respira.
Nelle prossime settimane vedremo insieme come rallentare la nostra corsa, come prendere in mano le nostre giornate, i nostri progetti i nostri sogni senza avere la sensazione di aver mandato a monte qualcosa.
Hai mai osservato davvero un bambino quando gioca? Cosa ti colpisce maggiormente?
Ti lascio con questa domanda a cui potrete rispondere oppure no. Ti dico solo che è strettamente collegata con l’argomento che abbiamo trattato oggi e che andremo ad approfondire per tutto questo mese.
Ti aspetto.