Me l’avete chiesto in tanti e, all’alba del 4 dicembre, ve lo mostro.
Io non ho una tradizione legata al calendario dell’Avvento, a casa non c’era proprio l’usanza di prepararlo.
Ricordo qualche calendario pieno di magiche caselline, era sempre frutto di qualche regalo arrivato da parenti o amici al di fuori della nostra famiglia.
La magia c’era, in effetti, ed era tale da trasformare quei cioccolatini dal gusto poco certo, in qualcosa di sopraffino ed estremamente delizioso (più per il cuore che per il palato).
Poi arrivò il 2015
Clelia aveva compiuto un anno e il mese dopo arrivò nella nostra casa Nora, una ragazza austriaca venuta a fare l’au-pair da noi per 4 mesi.
Noi scegliemmo lei e lei scelse noi, per questo le sono grata ancora oggi.
Nora portò con lei una preparazione, una sensibilità e una dolcezza davvero incredibili per una ragazza così giovane; oltre a quelli portò con lei le sue tradizioni e quindi ci ritovammo a mangiare condendo l’insalata con l’olio di zucca e a deliziarci dei suoi biscotti burrosissimi.
A fine novembre mi chiese se si poteva fare il calendario dell’avvento, per lei era davvero importante.
Oh mamma! Come si fa il calendario dell’Avvento?
Pinterest, YouTube, consigli delle amiche maestre…..finchè uscì un calendario di cui custodisco ancora oggi la sagoma.
E calendario fu!
Dal 2016 arrivo sempre un po’ più preparata e, di anno in anno, Clelia mi aiuta con entusiasmo e dandomi lei stessa idee bizzarre e di difficile applicazione, ma ci provo ed è sempre divertente.
Quest’anno sono arrivata in corner, quindi ho fatto fare all’improvvisazione e a qualche euro ben speso per le borsette di carta e le stelline.
Clelia ha scritto, insieme alla nonna, i numeri su ogni borsettina, abbiamo adornato e appeso tutto in attesa della notte.
Per tutto Dicembre, fino al giorno di Natale, un Elfo passerà a riempire ogni borsetta mettendo dentro un pezzo di presepe da costruire un po’ per volta fino ad arrivare a Gesù.
È un presepio della Playmobil che Clelia si sta divertendo a scoprire e che desiderava tanto avere.
Qualche giorno fa mi ha detto.
–Mamma facciamo il presepe?-
-No, aspettiamo che prima passi Santa Lucia e poi lo costruiamo insieme!- le ho risposto
-Ok- mogia- ma non lo mettiamo sul tavolino rosso quest’anno ok?-
-Va bene!-
Quella sera l’Elfo ha lasciato un ritaglio di giornale con un articolo in cui scriveva a Clelia che aveva sentito il suo desiderio e, nonostante le tradizioni della mamma, l’avrebbe aiutata a costruire un presepio tutto suo, a partire dalla giornata seguente.
Tiè! Fregata da un Elfo.
Scherzi a parte, la magia va coltivata, amata, perseguita, realizzata.
Chiedimi tutto quello che vuoi e raccontami un po del tuo calendario, anche se non l’hai fatto con o per un bambino, anche se è proprio tutto tuo.
Ti aspetto!