Sei sicura/o di pensare cose che ti fanno bene?
In un momento straordinario come questo dovresti far caso ad una cosa molto importante che permea le tue giornate (e a volte le nottate) e le condiziona senza che tu te ne renda conto.
Ci sono cose più o meno consapevoli che riusciamo a gestire e a controllare e poi, ci sono cose che fluiscono spontanee che non vediamo finché si manifestano, ma solo dopo un po’ di tempo.
Ti è mai capitato di dire “sempre a me””cosa ho fatto per meritarmelo?””perché sta accadendo questa cosa?”
Immagino che tu non ti sia fermata/o lì, ma l’abbia ripetuta più volte questa affermazione o ti sia posta/o più volte quelle domande.
Ti chiedo: hai mai ricevuto risposta?
Te lo chiedo perché mi interessa davvero saperlo.
Ora, proviamo fare un passo indietro.
Supponiamo che a queste domande e affermazioni la risposta non sia arrivata, oppure sia arrivata una risposta solo parziale che non solo non ti ha soddisfatta/o, ma ti ha lasciato un senso di amarezza in bocca e nel cuore.
Supponiamo che questo a te non vada bene.
Cosa potresti fare?
La prima cosa che mi viene da dirti è: cambia la tua domanda.
Se non ti piace la risposta o questa non arriva, poni la domanda in modo diverso!
Ti racconto una cosa: mi è capitato non molto tempo fa, di venire a contatto con persone meravigliose che vivevano nella paura.
Paura del domani, paura di quello che accadrà, di come accadrà ecc.
Ne conosci anche tu? Sei una di loro?
Le loro domande erano tutte rivolte al “perché sta accadendo?dove andremo?cosa facciamo?” intervallate da motti di paura e rabbia che si perpetuavano giorno dopo giorno, senza sosta.
Sai una cosa?
Mi sono ritrovata, inconsciamente, ad avere delle paure simili, a fare pensieri non affini alla mia personalità e a sentirmi scomoda in quella posizione.
Improvvisamente avevo paura e non sapevo bene neanch’io di cosa.
E con me, avevano paura anche le persone che mi circondavano, non per ultima Clelia.
Mamma ho paura” mi diceva
“Di cosa?” rispondevo
“Non lo so.
La scomodità di trovarmi in quella posizione mi è servita per aprire gli occhi e pormi una sola domanda: “Di cosa hai paura?” del domani, delle incertezze, di come va il mondo, delle ideologie…di cosa?
È stato lì che ho capito.
“Poniti un’altra domanda”mi sono detta.
Invece del “Perché accade”, chiediti “Cosa mi sta insegnando e come posso io vivere una realtà che mi piace?”
Il pensiero crea e se stai attaccata/o pensieri denigratori e poco simpatici, molto probabilmente la tua attenzione ricadrà sempre i quella direzione, vedrai solo quelle cose lì et voilà la realtà non potrà far altro che manifestarsi per come l’hai pensata.,
Il mio invito, oggi, è quello di fermarti un momento e di chiederti: “Cosa sta portando questo nella mia vita?” portando l’attenzione al tuo corpo e a tutte le cose che ti fanno star bene, fosse anche solo una (per esempio: grazie a questa cosa ho conosciuto persone a me affini, oppure : grazie a questa cosa mi sono alzata/o dalla mia zona confort e sono diventata/o parte del cambiamento ecc.)
Rimani lì, in quella sensazione.
E, d’ora in poi, ricordati che non esiste il futuro che vuoi se non sei tu a crearlo adesso.
Quindi attenta/o a quello che pensi, scegli sempre il meglio per te!
“L’unicorno Quantico” è un’ottima testimonianza che c’è sempre un modo diverso di vedere le cose e, a volte, non è solo consigliato, è di fondamentale importanza.
Ti abbraccio.
Ti aspetto.
“Ogni giorno, quello che scegli, quello che pensi e quello che fai è ciò che diventi.”