La primavera è arrivata, anche quest’anno.
Filastrocca di primavera
più lungo è il giorno, più dolce la sera.
Domani forse tra l’erbetta
spunterà la prima violetta.
O prima viola fresca e nuova
beato il primo che ti trova,
il tuo profumo gli dirà,
la primavera è giunta, è qua.
Gli altri signori non lo sanno
e ancora in inverno si crederanno:
magari persone di riguardo,
ma il loro calendario va in ritardo.
Abbiamo detto tante cose in questo mese “speciale“.
Abbiamo parlato di patologia in senso ampio, prendendo in considerazione i fattori più vari legati ad essa.
Lo stato d’animo del “prima” e del “durante”, gli stati psicofisici che predispongono il corpo ad ammalarsi, le abitudini più o meno assodate che caratterizzano al nostra vita.
Abbiamo parlato anche di come poter agire sulle nostre abitudini per permettere al nostro corpo di lavorare bene con meno sforzo.
La primavera è arrivata per ricordarci che, dopo un periodo più o meno lungo di riposo, di quiete, di freddo e di bianco, arrivano i colori e il sole si fa più caldo.
Con il caldo le malattie diminuiscono, i virus muoiono, noi stiamo più all’aria aperta e ne giova il corpo e lo spirito.
La primavera arriva sì, ricordandoti che i cicli esistono, spetta a te scegliere se farli tornare sempre uguali o utilizzarli per imparare delle cose e rendere, giorno dopo giorno, il tuo viaggio unico e speciale.
Mi auguro che tutto quello che hai imparato dalle cose che ci siamo detti, ti metta nelle condizioni di scegliere, onestamente, ogni giorno per il tuo meglio.
Ci vediamo lunedì, col prossimo articolo.
Ti aspetto.