Non so te, ma, nonostante il mio lavoro e lo sport, mi è capitato più di una volta nella vita di bloccarmi con il collo e con la schiena.
Le corse per incastrare appuntamenti, scuola della bimba, nuoto della bimba, corsi di specializzazione nei weekend, tutte cose importantissime per me, a cui non riuscivo a dare priorità assolute e dalle quali mi facevo trascinare fino a bloccarmi.
Nei giorni di “stop” forzato, sinceramente, io mi chiedevo il “perché“.
È capitato anche a te?
Un giorno mi sono trovata davanti un testo piccolino che parlava delle “ferite” dell’anima.
Ti assicuro che , fino a quel momento, non sapevo che l’anima potesse avere delle ferite e, ancora oggi non credo possa essere dimostrato, eppure…
Te le racconto, vediamo come ti risuonano.
Secondo una teoria dello psichiatra e psicologo John Pierrakos, ripresa poi, negli anni ’90 da Lise Bourbeau l’anima porta con sé 5 ferite:
- Rifiuto
- Abbandono
- Umiliazione
- Tradimento
- Ingiustizia
Sempre secondo questa teoria, ognuno di noi veste delle “maschere” per nascondersi e difendersi da questi traumi, quasi per un istinto di sopravvivenza.
Quindi:
1.Maschera del Rifiuto: è il fuggitivo
2.Maschera dell’Abbandono: è il dipendente
3.Maschera dell’Umiliazione: è il masochista
4.Maschera del Tradimento: è il controllore
5.Maschera dell’ingiustizia: è il rigido
All’epoca trovai questa teoria particolare e interessante.
Io mi sono rivista in tutte, a piccole dosi e a seconda dell’evento e della situazione.
Tutt’ora mi piace vedere come affronto le situazioni e provo ad individuare se sta uscendo una ferita in quel contesto.
In realtà, si dice, le abbiamo tutte o quasi, quindi non sentirti esonerata/o, ma stai tranquilla/o che sei in buona compagnia.
Oggi ti chiedo: come ti poni davanti al cambiamento di cui abbiamo tanto parlato in questo periodo?
Fuggi?
Dipendi sempre da qualcuno per riuscire a cambiare le cose tue?
Ti fai del male, pur di non lasciare la vita che conosci? Anche inconsapevolmente, fosse anche un bruciore di stomaco.
Mantieni alto il controllo su di te e sugli altri limitandoti nel fare, dire, affrontare eventi?
Ti irrigidisci a tal punto che le tue articolazioni “cigolano”?
Ecco, sappi che può essere una cosa che viene davvero da lontano, ma non per questo non ci si può lavorare.
D’altronde siamo qui per crescere, giusto?
Quindi il mio invito di oggi è di chiederti in quali ferite e in quali maschere ti riconosci, l’unica cosa da fare è restare aperta/o all’intuizione che verrà.
Tieni aperta questa possibilità, anche solo per oggi.
È già mettere in pratica una trasformazione, visto che ieri non lo facevi e oggi sì, hai già cambiato un’abitudine.
Ti do questa fantastica notizia: tu sei il cambiamento.
Un abbraccio.
A giovedì.
Ti aspetto.