La scelta dei libri, anche stavolta, si è rivelata più impegnativa di quello che mi aspettavo.
Alla fine hanno avuto la meglio due testi che ho amato molto e che amo riprendere in mano di tanto in tanto.
Nei precedenti articoli abbiamo parlato dei “nuovi inizi” e di quanto sia importante rimanere focalizzati, rimanendo coerenti con la propria volontà di cambiare.
Uno dei modi per rispettare questo “sentire” è, senz’altro, rispettarsi a partire dalle parole che rivolgi a te stessa/o e agli altri.
Partiamo dal primo.
Un libro che ho fagocitato durante un viaggio, un libro che mi ha fatta sognare, ma allo steso tempo, mi ha portata alla realtà delle cose disarmandomi.
Scritto da un ragazzo torinese non ancora trentenne che ha letteralmente abbracciato il “qui ed ora”, ha superato crisi e sperimentato più volte il cambiamento con la lucidità e la centratura che non è solita per una persona della sua età.
Senza giudizio alcuno per la sua scelta di vita e con una grande ammirazione ti lascio il titolo del primo libro: “Le coordinate della felicità” di Gianluca Gotto.
Se ti va di andare a sbirciare, Gianluca ha anche un blog che si chiama “Mangia, Vivi, Viaggia“.
Il secondo libro è semplice, pulito, chiaro e, allo stesso tempo, impattante.
Sono delle linee guida che offrono un valido codice di condotta pensato per trasformare rapidamente vita in una nuova esperienza di libertà, di felicità e di amore.
Si fonda su antiche credenze tolteche.
Ricordo di averlo letto seduta in una corsia di ospedale e ricordo che mi è stato di grande aiuto, quindi te ne parlo volentieri.
Il libro si intitola “I Quattro Accordi” di Don Miguel Ruiz, al quale si può aggiungere “Il quinto Accordo” scritto insieme al figlio Don José Ruiz.
Anche stavolta ti auguro una buona lettura.
“Un libro ben scelto ti salva da qualsiasi cosa, persino da te stesso”
Daniel Pennac
A lunedì.
Ti aspetto!