Wow, davvero oggi è il primo giorno di giugno?
Quand’ero piccola, questa giornata, sanciva un momento dell’anno davvero speciale per me.
Iniziava giugno, il che voleva dire che la scuola sarebbe presto finita, che avrei potuto dormire di più il mattino e che si apriva uno dei periodi dell’anno più belli.
Non so le tue, ma le mie estati non riuscivano a stare tutte nel mio cuore, erano troppo piene.
Innanzitutto si giocava, sempre, dalla mattina alla sera, in mezzo a vigne e olivi.
C’era perennemente un’anguria immersa nell’acqua dentro ad una bacinella in cortile e la richiesta più gettonata era quella di mangiare fuori, all’aperto.
Ricordo serate fatte di lunghe tavolate, tante risate e la poltrona sdraio dello zio che prendeva il fresco sotto l’albero di cachi.
Non c’era mai un motivo abbastanza convincente per tenere noi bambini in casa per la pennichella. Tempo prezioso perso a dormire quando non ne avevamo bisogno.
Crescendo le cose non sono cambiate!
Sono cambiati i ritmi, le modalità, ma giugno rimane sempre lo spartiacque tra il periodo del “fare” e quello del “godere“.
Per questo, pesando a cosa avrei voluto lasciarti in questo mese, non ho potuto fare a meno di pensare a tutti i nuovi inizi e alla caparbietà nel saper prendere in mano le cose e farle diversamente da come si è sempre fatto.
Perché sono importanti gli inizi?
Io mi sono data una risposta tutta mia, ma invito a farlo anche a te.
Gli inizi sanno di buono, nell’iniziare c’è sempre l’ignoto davanti a noi, ma c’è anche l’entusiasmo che ci guida nella direzione del successo.
In ogni ambito, che si parli di una vacanza, di una storia d’amore, di una cena o quant’altro.
Qualora questo entusiasmo non ci fosse, fermati subito e chiediti il perché, lavoraci e poi riprendi in mano il tuo nuovo inizio.
Ancora una volta i bambini sono i nostri maestri indiscussi.
Ieri sera, dopo tanto tempo, siamo tornati a cenare in un ristorante che Clelia adora, non certo per i pasti sani, ma per l’ambientazione e il gadget che danno ai bambini a fine cena.
La frase più gettonata prima di andare era “Sono emozionata, evviva!!!“.
Ha voluto vestire elegante, pettinarsi e ascoltare i 30 seconds to Mars in auto, come fa nelle migliori occasioni.
Ecco.
Se fosse un film qui metterei un fermo immagine.
Questo è il nuovo inizio di cui parlavo prima, questo è come dovremmo accogliere e cercare sempre nuovi inizi nelle nostre giornate e nella nostra vita.
Nell’arco del mese di Giugno parleremo proprio di questo, chiariremo quali sono i nuovi inizi, a cosa servono, perché sono vitali e attraverso cosa si passa, molte volte, prima di prendere in mano il coraggio di Penelope che nel fare e disfare la sua tela mi ha sempre trasmetto la caparbietà di chi, per un obiettivo più grande, non teme di lasciare quel che è stato iniziando tutto daccapo ogni volta che il cammino lo richiede.
Vedremo anche come indossare i nostri abiti migliori…senza paura!
Ti aspetto!