è una questione molto importante!
Buongiorno a te, è venerdì.
Un venerdì che, per molti, non assume la valenza del weekend che arriva perchè, forse, abbiamo visto che i giorni possono essere tutti uguali o tutti diversi a prescindere da quello che dice il calendario.
Cosa ho imparato dal riuscire a “saltare la corda”
Le mie giornate sono costellate da giochi all’aperto, costruzione di castelli di cartone e percorsi ad ostacoli.
Ricette più o meno riuscite, pulizie di casa, favole, confidenze, cartoni animati , giardinaggio e qualche arrabbiatura.
Una delle cose che ricorderò con infinito amore è mia figlia che impara a saltare la corda in videochiamata con la sua cara amica che le spiega come fare e le fa da tutor.
“Aspetta un pochino a portare avanti la corda, prima cominci il salto, poi porti avanti la corda!”
……….
……….
Fatto!
Era così semplice? Bastava che qualcuno le dicesse questo? Davvero non mi era mai venuto in mente di dirglielo?
Non so come risuona a te, ma ho capito alcune cose da questo traguardo raggiunto.
1– Non dare mai per scontato che gli altri sappiano, a priori, come si fa una cosa. Conoscere ed imparare è un processo lento dove ci dev’essere pazienza, calma e amore. Prendere per mano chi hai accanto e fare il percorso insieme, mano nella mano, finchè ce ne sarà bisogno, è qualcosa da interiorizzare.
2– Calarsi nel panni di chi sta imparando. Chiedersi di cosa ha bisogno, come posso aiutarlo e, soprattutto, che linguaggio parla? Io dicevo a mia figlia “Quando salti, gira la corda con le braccia!” lei lo faceva e, immancabilmente non riusciva nell’evoluzione. Ma io parlavo come una persona che quel gesto lo sa fare in automatico.
3– Rallentare. Rallentare i gesti, rallentare le parole, rallentare con i comandi. Rallentare, e basta!
4- Avere fiducia e credere che l’altra persona ce la farà, ma soprattutto che tu ce la stai facendo perchè la tua mente ha già elaborato tutte le informazioni che servono per “saltare la corda”, devi solo rendertene conto.
In ogni attimo che ha dato vita a questo traguardo raggiunto c’è sempre stata la forza di volontà che, però, senza la fiducia e l’amore, sarebbe arrivata, forse, dove voleva, ma con molta più fatica e frustrazione.
Senza contare che ci sarebbe arrivata, ma con un “forse” di mezzo.
Ora, come stai?
Cerca fuori di te e dentro di te parti che ti sappiano accompagnare nelle tue giornate, che abbiano pazienza, che non diano per scontato le tue emozioni o che non le facciano proprie.
Lo stesso farai tu ogni volta che ti interfaccerai con tua/o figlia/o, la/il tua/o collega, con il/la tua compagna/o di vita, con la tua famiglia.
Se ti sarai allenata/o abbastanza su di te, avrai gli strumenti per prendere per mano anche le persone accanto e te a gestire con fiducia ogni cosa che accade nella vita.
E saremo tutti più pronti a “saltare la corda”.
So che lo farai! A partire da oggi, lo farai!
Ogni tic-tac è un secondo
della vita che passa,
fugge e non si ripete.
In essa c’è tanta intensità e interesse
che il problema è solo
saperla vivere.
A lunedì.
Ti aspetto.