Inizio l’anno con infinita gratitudine.Questo è l’unico proposito che mi sono prefissata.
Faccio un passo indietro e lo faccio con te.
Se ti guardi indietro cosa vedi?
Prendi un foglio e scrivi tutti gli avvenimenti che sono stati un pivot nella tua vita.
Sì, insomma, quelle cose che tra te e te dici:
“Dopo quella cosa lì, la mia vita ha preso un’altra direzione”
Parti da quando eri piccola/o ed arriva ad oggi.
Provo a farlo con te, ti darò esempi che non riguardano la mia vita, almeno non tutti.
- il passaggio dalle scuola medie alle superiori
- il primo bacio
- difficoltà a relazionarmi con i miei genitori
- un tradimento
- un viaggio
- la scelta degli studi
- la morte di…
- il primo lavoro
- un viaggio
- un evento piacevole o spiacevole legato al cambiamento di lavoro o di studi
- il matrimonio
- il primo figlio (e/o il secondo , e/o il terzo..)
- la mancanza di un figlio (per scelta o no)
- una malattia
- un viaggio
Mi fermo qui, ma puoi andare avanti finchè hai avvenimenti cruciali che, in un modo o nell’altro hanno cambiato le variabili della tua vita.
Ti accorgerai che più scrivi più scriveresti.
Ti accorgerai anche che alcuni avvenimenti si ripeteranno, possono essere legati a morti, nascite, cambi lavoro, viaggi e quant’altro.
Dopo aver riletto la lista, lunga o corta che sia, identifica quale qualità ti ha aiutata/o a prendere la decisione che, in qualche modo, ha cambiato il corso degli eventi.
Se dovessi raccontarti una cosa che è successa a me, ti racconterei di quella volta che, nonostante fossi abbastanza certa di aver correttamente risposto, non passai il primo concorso per lavorare nel servizio pubblico.
Ricordo che non ero sicurissima di volerlo fare, ma tutta una serie di condizionamenti mi spinsero a farlo.
Mi presentai e vidi che avrei saputo rispondere a tutte quelle domande, così mi misi a compilare quella serie di righe bianche.
Ricordo che pensai: “Se passo farò l’orale, ma poi? Lo voglio davvero?”
Passarono alcuni giorni, poi la aprii la raccomandata e piangendo chiamai mia mamma per dirle che non ero passata.
Piangevo, di gioia!
Mia mamma con imbarazzo che mi ripeteva al telefono “Ma come piangi e sei felice? Non capisco, avevi detto che le domande le sapevi!”
Sì, probabilmente le risposte le sapevo, ma non era quello il disegno pensato per me e sai una cosa? Lo sentivo.
La qualità che, da allora, coltivo è l’ascolto (di me stessa).
Cosa ti voglio dire?
Rileggi la tua lista, trova la qualità e le qualità che ti hanno aiutata in quei momenti e portale nel tuo presente.
Ti voglio dire che non c’è fallimento nella vita, non è contemplato.
Non focalizzarti mai sul : perchè a me no? perchè sempre a me? perchè…perchè?
Prova, invece, a scoprire cosa quell’evento sta portando di buono nella tua vita.
Quale lezione hai imparato?
Buon lavoro.
Mi piacerebbe tanto che tu condividessi quello che uscirà dalla tua lista, quali qualità o insegnamenti scaturiranno.
Sarebbe un dono.
E tutte le vite che abbiamo vissuto e quelle che dobbiamo ancora vivere sono piene di alberi e foglie che cambiano.
Virginia Woolf
Ti aspetto.